Il Sole di Hiroshima a Bologna: un po’ di Giappone in Italia

La foto di testata non riesce a farvi percepire bene l’atmosfera di quel momento, ma in questo post proverò a trasmettervi quelle sensazioni.

Cominciamo dall’inizio.

La settimana scorsa a Bologna sono stata all’evento nipponico “Il sole di Hiroshima“.

Questo evento è arrivato alla sua settima edizione e nasce con l’obiettivo di commemorare tutte le vittime dell’esplosione della bomba di Hiroshima del 1945 e ricordare anche la tragedia del 2011 del terremoto, tsunami ed esplosione della centrale nucleare di Fukushima.

L’evento è stato organizzato dall’organizzazione Nipponica e il ricavato della serata è stato destinato in beneficenza in parti uguali all’associazione giapponese Watanoha Smile, che opera per il recupero psicologico e umano dei bambini vittime dello tsunami del 2011, e all’Associazione ABIO Bologna, che assiste i bambini ricoverati nel reparto di pediatria dell’Ospedale Maggiore di Bologna.

L’evento iniziava alle 18 con l’inaugurazione della mostra Facing Histories, presso MAMbo-Museo d’Arte Moderna, dell’artista giapponese Yumi Karasumaru , ma noi siamo riusciti ad arrivare solo dopo cena e abbiamo assistito allo spettacolo teatrale Com’era blu quel cielo, ad Hiroshima e alla cerimonia finale delle lanterne galleggianti.

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Lo spettacolo teatrale è stato veramente commovente, sono state lette storie di chi ha realmente assistito all’esplosione nucleare e sentire quei racconti faceva accapponare la pelle. Certe cose, anche se si conosce l’accaduto, quando te le raccontano per filo e per segno e ti fanno vivere l’evento come se tu fossi li, capisci realmente la devastazione e tutti gli orriri causati.

Qualcosa difficile in realtà da descrivere, ma quando riescono a farlo e ti teletrasportano indientro nel tempo a mille chilometri di distanza, ti senti un sopravvissuto come colui che sta raccontando.

Dopo queste letture è stato molto emozionante vedere tutte quelle lanterne galleggiare nel fiumiciattolo del Cavaticcio. Le lanterne erano tutte bellissime: c’era chi le aveva decorate con un disegno astratto, chi aveva fatto un fumetto stile manga e chi aveva invece scritto qualcosa, un pensiero o un augurio per il futuro. Scritte italiane, inglesi e giapponesi.

Secondo quanto affermato dall’associazione nella loro pagina ufficiale di Facebook sono state più di 4.000 le persone presenti all’evento e 6.303 Euro i soldi raccolti e da dare in beneficienza.

Proprio un bel successo 🙂

Questo è il video creato dall’associazione Nipponica per promuovere l’evento.

Parliamo di comunicazione

La presenza on line dell’evento non ha avuto un’identità a se, ma è sempre stata legata alle pagine ufficiali dell’associazione Nipponica. Quindi, pagine ufficiale dell’evento è quella presente all’interno del sito dell’organizzazione.

Nel sito ufficiale dell’associazione, che contiene tutte le informazioni relative agli eventi organizzati (come questo del sole di Hiroshima) è possibile anche vedere i corsi di giapponese che organizzano e tanto altro ancora. Sito facile da navigare e con contenuti molto semplici.

L’evento è stato promosso molto su Facebook, anche utilizzando le pagine di alcuni enti di Bologna come Iperbole e BolognaToday.

La pagina Facebook dell’evento è stata ben gestita, molto reattiva per rispondere a domande o consigli degli utenti sia nel pre evento che nel post evento, quando sono state pubblicate le foto raccolte dai fotografi ufficiale dell’associazione e anche da tutti gli utenti/ospiti della serata.

La pagina Instagram è stata molto attiva durante la giornata. Andandola ad analizzare si vede che non è molto utilizzata, sono presenti infatti solo 75 foto nell’account, ma mi ha fatto molto piacere vedere in una di queste foto quella promozionale dell’evento dove viene promosso l’# ufficiale e consigli per partecipare alla giornata. ilsolediHiroshima.png

Anche Twitter è stato sfruttato per la promozione dell’evento, ma sono rimasta un po delusa per il mancato utilizzo del canale durante l’evento e il post. Non c’è stato alcun live twitting e neanche una raccolta di foto o ringraziamenti finali a chi ha utilizzato l’hashtag su twitter. Un peccato…

Altro canale utilizzato è Youtube, dal quale ho preso il video che vi ho inserito prima. Anche qui i numeri sono bassini: con solo 33 iscritti al canale si trovano solo 9 video caricati.

Il sito dell’associazione rimanda anche ad altri social ma non li prenderò in esame perché nessuno di questi è stato usato per promuovere l’evento.

In conclusione, anche se dal punto di vista della comunicazione ci sono margini di miglioramento, devo dire che è stata veramente una bella esperienza 🙂

Sono contenta di aver partecipato e aver conosciuto questa realtà del mondo Bolognese.

L’anno prossimo, se avete l’occasione, non perdetevi la cerimonia delle Lanterne galleggianti del Sole di Hiroshima e se siete amanti del mondo giapponese, tenete d’occhio questa associazione che vi da la possibilità di immergervi in questo mondo con tantissime attività! ^^

 

 

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Sono Cristina

Benvenuta e Benvenuto in Elefantemente, il mio piccolo spazio dove racconto avventure ed esperienze in giro per il mondo!

Spero tu possa trovare qualche idea o consiglio utile per il tuo prossimo viaggio.

Buona Lettura!